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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

lunedì 19 novembre 2012

Risalgono le bolle

Preventivi.
E dal pc, quello del Consorte, viene sputata via un'intro strana.
Faccio finta di non accorgermene, concentrati cazzo concentrati. Quattro nominativi, telefonare per il formato, lato utente, il pianoforte rintocca, dio mio, adesso no, quei ricordi ammuffiti di nuovo a galla no, stavano così bene laggiù. 
Beh, ora tiro via, numero le seznoni, cazzo, le  S E Z I O N I , le mie parole, quelle erano le mie parole, il nostro ultimo abbraccio come se lo sapessero, e metto del blu, pioveva da fare schifo, tutto grigio dentro quella Punto, due righini facili facili e risolvo la questione delle illustrazioni, ma se la sta anche canticchiando, ma come? come fa a canticchiarla? non lo sa quanto ho pianto, quanto stomaco c'ho sbriciolato e schiantato sopra queste parole, no che non lo sa, è normale: sono la sua solita moglie isterica, anche quello rientrava nella norma, "abbassa che poi il vicino ci bussa, lo sai che dorme qui a fianco" e che palle, ho rotto la punta della biro!, andava cancellato, veloce, velocissimo, era tutto sbagliato anche se dovevamo per forza quadrarlo quel maledetto cerchio, a suon di craniate e ossa rotte ma non si è mai lasciato plasmare, mai, appallottolo il foglio grondante, dov'è già che ho il notes? girati e chinati... il cassetto, quello in basso, tanto il notes non c'è e lo so già. E adesso chinati e morditi un labbro, fatti male male male scava quella fossa e buttaci dentro tutto, definitivamente, resisti al bisogno di crogiolarti nei ricordi brutti, smettila tanto sapevi dall'inizio che era sbagliato, che non sarebbe sopravvissuto, che un giorno lui avrebbe cercato qualcos'altro, rovista e intanto chiudi gli occhi, non lasciarli bruciare, niente aloni sugli occhiali, attenta che sei ancora truccata fingi che non sia successo nulla, mai, negli ultimi sette anni a sballottarti fuori e dentro le tue scelte del menga, piazzato a gambe divaricate come una lavandaia che inzuppa e strofina la tua testa nell'acido, un inferno un inferno e voglia di urlare, chissà se il suo inferno brucia ancora, se l'ha coltivato, se è riuscito a riprendere possesso di quei colori che gli ho requisito, chissà No, ma anche no... eh? che ho detto? boh... canticchiavo! Senti... mi metti la Pausini per favore?

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dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...