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Un po' (molto po') di me

La mia foto
Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

martedì 24 novembre 2009

Una voce che ci racconta


"Dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa."
Jack Folla

venerdì 20 novembre 2009

Più frivola o più sadica?


Posso permettermi, per una volta, di parlare di frivolezze?
Non vi ammorberò con il cambio delle tende, o con la nuova lingerie color pesca matura. No. PEGGIO.


Navigando ad minchiam, ho visto questo:


Ora... So che lo voglio. A tutti i costi. 
Ha lo stesso effetto calamita di una Birkin. Forse anche di più perché, Signore mie,


RIUSCITE AD IMMAGINARE
IL SADICO SOTTILE INTRIGANTE PIACERE
DI RIPORRE IL COLTELLO?


giovedì 19 novembre 2009

Think Yellow

Non metto il nastro giallo, però penso.

All'infanzia violata, mutilata, percossa, sottosopra che alcuni adulti riimpastano e non è più infanzia: è una tortura che si spera finisca presto, quando si saprà difendere, ma mai più recuperare.
Penso a quegli angeli senza ali che sono i bambini, a quanta verità e innocenza c'è nei loro sguardi limpidi, sguardi fieri che nessuno ha il diritto di sporcare.
Penso alle loro mani che quando stringono non hanno dubbi, ma si affidano, si lasciano sostenere e trascinare scevre di qualsiasi remora.

Penso troppo al modo più truce di far schizzare gli organi fuori dalla loro sede a chi questi angeli sporca e travia. Che sono stronza, lo so, ma non riesco a stare calma di fronte a questi ABOMINI che non hanno alcun diritto di chiamarsi uomini.

sabato 14 novembre 2009

Ciao ciao

E fu così che persi il lavoro.


Perchè uno, in quell'ufficio, non può nemmeno andare a pisciare. Non può avere un'emergenza. Non può avere la diarrea o il vomito o un colpo di tosse o la schiena bloccata o svenire in santa pace sulla tastiera. NO: deve solo occupare ogni secondo disponibile per fissare lo schermo e fatturare e fatturare e fatturare in culo alla correttezza. Premiano chi aumenta il fatturato, non chi cerca di non fottere platealmente il cliente.
Solo che io non son buona a fregare. Nemmeno a fregarmene. E quindi non rendevo, non dicevo abbastanza cazzate, non ero abbastanza spietata. Mah, sarà che conosco le implicazioni legali di quello che faccio... e sinceramente per questi pochi euro di elemosina non ci voglio finire dentro.



Quindi ciao ciao, io non piaccio a loro e loro non piacciono a me.
Ricomincio a cercare. Metto una croce su questo settore e via.

giovedì 12 novembre 2009

Dedicato a lei

Per chi si allontana

Per chi decide di stringere i denti e restare

Per chi in mezzora ha cambiato la sua vita senza possibilità di ritrattare
e smette di portare i tacchi alti, e smette di fare happy hour, ed inizia a cambiare pannolini

Per chi riesce ancora a piangere di gioia
dopo tre figli, tre lutti, due matrimoni e diciotto traslochi

Per me e i miei brividi di fronte agli occhi più limpidi mai visti

E per lei, che ancora non sa quanto amore le riserverà questa terribile avventura chiamata vita.




giovedì 5 novembre 2009

Five Thousand Of You

Non so come... ma mi sono appena accorta che ho superato le 5000 visite.

Com'è possibile?
Boh.

Vi abbraccio tutte e tutti... così mi tornerà la tendinite al polso, ovviamente!